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Tracciabilità, data di scadenza, provenienza, agricoltura industriale o “biologica”…: questi i concetti principali da tenere a mente quando si riempie il carrello. Per quanto riguarda le uova, il compito è abbastanza semplice da navigare.

La scatola delle uova in commercio fornisce molte indicazioni precise : data del giorno di deposizione (DJP), data di scadenza, data di nove giorni… Dà inoltre dettagli sul metodo di allevamento delle galline: a terra, in all’aperto o all’aperto, sul grano… Fornisce inoltre informazioni sul luogo, sul tipo di allevamento, senza dimenticare le informazioni relative alla dimensione dell’uovo.

Carta d’identità dell’uovo

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Il guscio d’uovo presenta un codice stampato con inchiostro. È la “carta d’identità” dell’uovo.

La prima cifra di questo numero di registrazione corrisponde al metodo di allevamento : 0 per l’agricoltura biologica, 1 per l’agricoltura all’aperto, 2 per l’allevamento al suolo e 3 per l’allevamento in gabbia. Le due lettere che seguono indicano il paese di origine , BE per il Belgio o FR per la Francia. Gli altri numeri sono riferimenti relativi all’allevatore: identificazione del produttore e degli edifici.

Tra le varie dimensioni , le uova più apprezzate sono quelle di media grandezza, cioè M (da 53 a 63 g/pezzo) e grandi o L (tra 63 e 73 g/pezzo). Ci sono ovviamente uova S piccole e uova XL super grandi.

Fresco fino a 28 giorni dopo la posa

I cartoni delle uova mostrano con orgoglio “uova fresche”. Sono inevitabilmente tutte durante la posa e quindi il confezionamento, che deve essere fatto il giorno della posa.

Qualunque sia l’allevamento, le uova saranno fresche fino a 28 giorni dopo la deposizione e dovranno essere rimosse dai favi dopo il 21° giorno. Sulla confezione la dicitura “extra” o “extra fresh” può essere utilizzata solo fino a 9 giorni dopo la posa. È importante sapere se si desidera mangiare uova alla coque o fare ricette in cui il tuorlo non sarà cotto.

L’imballo dovrà quindi riportare la data del giorno di posa (DJP) e il termine di 9 giorni.

In un mercato, anche le uova vendute sfuse devono essere contrassegnate. In effetti, potrebbero essere stati acquistati da un grossista. Controlla attentamente la prima cifra del codice , che ti dirà 0 (organico) o 1 (esterno). A titolo informativo un cartellone dovrà indicare, accanto al paniere delle uova vendute sfuse, la categoria di qualità e peso, il metodo di allevamento, la spiegazione del codice e la data di permanenza minima delle uova.

Unica eccezione all’obbligo di codifica : le uova vendute direttamente in azienda.

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